La presenza di Gustav Klimt alla Biennale di Venezia nel 1910 e alla Esposizione Internazionale d’arte di Roma del 1911 costituì un momento cruciale nella storia artistica italiana. Gli esempi offerti dalle raffinate ed ‘eccentriche’ tele del maestro austriaco sollecitarono molti nostri artisti dell’epoca a ripensare al proprio operato in favore di uno stile più moderno e internazionale. Personalità di rilievo come Galileo Chini e Vittorio Zecchin, ad esempio, così come personaggi meno noti quali Emma Bonazzi e Luigi Bonazza, trassero dalle opere del capofila della Wiener Secession quegli elementi formali e poetici necessari ad aggiornare il loro linguaggio in direzione di un decorativismo pittorico di gusto Déco. Altri artisti, invece, r...